Istat, record negativo per la nascite nel 2022. E il 2023 parte male
27 ottobre 2023 – Roma
393mila nascite nel 2022. Un calo dell’1,7% rispetto al 2021. E, secondo i primi dati provvisori, anche il 2023 non segnerà un’inversione di tendenza: nel primo semestre, le nascite sono circa 3.500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. Lo rileva l’Istat nel rapporto sulla ‘Natalità e fecondità della popolazione residente – anno 2022‘.
I dati sul 2023, se confermati, porterebbero il numero medio di figli per donna in età fertile a 1,22: un calo netto dal dato di 1,24 del 2022 e di 1,25 del 2021. In ogni caso, in linea con il trend decrescente in atto dal 2010, anno in cui si registrò il massimo relativo di 1,44 figli per donna.
Dato a sorpresa riguarda i primogeniti che nel 2022 si assestano a 192.525 unità, il 48,9% del totale dei nati, registrando una significativa crescita assoluta (+6mila) e relativa (+3,2%) sul 2021. I figli di ordine successivo al primo sono invece diminuiti del 6,1% nell’ultimo anno.
“L’aumento dei primi figli – si legge nel rapporto ISTAT- si deve al recupero dei progetti riproduttivi rinviati dalle coppie a causa della pandemia. Infatti, l’incremento riscontrato tra il 2021 e il 2022 assorbe completamente la riduzione rilevata tra il 2020 (192.142) e il 2021 (186.485 primogeniti) pari al -2,9%”.
Anche se non oggetto di rilevazione, il rapporto ISTAT annovera l’allungamento dei tempi di formazione, le difficoltà per trovare un lavoro stabile, la bassa crescita economica, il problematico accesso al mercato delle abitazioni tra i fattori principali della denatalità in Italia.
La sensibilità dell’opinione pubblica, delle istituzioni e delle realtà imprenditoriali è cresciuta notevolmente negli ultimi anni relativamente al crollo della natalità in Italia. Tuttavia, dai dati che emergono, risulta ancora di più evidente quanto siano indispensabili politiche pubbliche per un sostegno diretto alla natalità e, parallelamente, riforme strutturali finalizzate a garantire una maggior conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa.